Il desiderio di dipingere (Le Désir de Peindre) - Un film di JEAN-MICHEL DESPRÉS con GIULIA DI QUILIO, ANDREA CIANCI, PHILIPPE MORIER-GENOUD e ARMANDO DE CECCON

Tonino, un giovane pittore italiano di venti anni, intraprende un viaggio a Parigi sulle tracce dei suoi genitori morti. Sulle rive della Senna, incontra Mario, un vecchio bouquiniste appassionato di letteratura che lo aiuta a vendere i suoi quadri.Dopo poco, una pittrice di età adulta entra nella sua vita. Per Tonino diventa una madre, una divinità, un’amante.

INTERVISTA con l'autore e regista Jean-Michel Després

Di che cosa parla « Il desiderio di dipingere » ? 

È la storia di un giovane pittore che incontra una donna che potrebbe essere sua madre. Il ragazzo è italiano e ha una ventina d’anni. Si trova da poco a Parigi e parla un po’ di francese. È cresciuto in una piccola città in Italia. Si chiama Tonino. Ha perso i genitori quando era molto piccolo e i nonni si sono presi cura di lui. Si guadagna da vivere tentando di vendere i quadri che dipinge ad acrilico. A Parigi il ragazzo incontrerà Mario, un bouquiniste appassionato di letteratura che vende libri sulla riva della Senna. Trascorre il suo tempo a declamare estratti delle opere dei suoi autori preferiti. È molto buono con Tonino, proprio come un nonno gentile. Tenterà di aiutarlo esponendo i suoi dipinti tra i libri. Successivamente, Tonino incontrerà una donna italiana di circa quarant’anni. Questa donna è una pittrice e ha una certa notorietà nel panorama artistico. Vive della sua pittura. È molto bella e sensuale. Abita in un bell’appartamento parigino. Il suo salone è il suo studio. La donna si prende cura di Tonino come una madre ma anche come insegnante di pittura. Lo guiderà e lo aiuterà a crescere. I modesti dipinti di Tonino si evolveranno, a poco a poco, stando a contatto con questa donna. La donna proporrà a Tonino di posare per lei in cambio di denaro. In seguito, Tonino le chiederà di posare per lui, invece essere pagato. Il loro rapporto prenderà, così, la forma di una relazione coniugale. Il loro desiderio si accenderà. La donna libererà Tonino, lenirà la sua mancanza di amore materno e lo renderà un giovane pronto a prendere il volo nella vita.

Che cosa l’ha spinta a fare questo film?

Ho preso in prestito il titolo del film da una poesia di Charles Baudelaire in cui ritrae una donna. La poesia inizia con il verso : « Infelice forse l’uomo, ma felice l’artista lacerato dal desiderio ! » Questo verso ha sempre risuonato in me. Alla base di questo film, quindi, c’era il mio desiderio di parlare di una donna particolare, con tutte le sue sfaccettature. La donna artista, libera, bella e romantica, la donna madre, la donna seduttrice e la donna amante. Poi ho sentito il desiderio di deificare questa donna, per farne la divinità all’origine della creazione del mondo, come Iside nella mitologia egizia. Soltanto dopo aver terminato la scrittura, mi sono reso conto di aver inconsciamente composto un omaggio a mia madre. Ci parli dei dipinti presenti nel suo film. Durante la scrittura della sceneggiatura, cercavo già una pittrice che realizzasse le tele. Ho fatto la conoscenza dell’artista Caroline Guth. Il suo universo onirico, sensuale, attraente, mi ha subito sedotto. Il nostro incontro mi è sembrato miracoloso. Lei e il suo lavoro mi hanno incuriosito al punto da influenzare la mia scrittura. Il lato femminile ha preso il sopravvento. Con Caroline mi sono sentito in grado di mettere sulla scena il personaggio di una donna libera, seduttrice, i cui tratti caratteriali si esprimono nella pittura. Per esempio, nel dipinto che rappresenta il giovane con le sembianze di un minotauro con seno di donna e sesso maschile in erezione. Dal canto suo, anche il ragazzo che vaga sulle banchine della Senna a Parigi dipinge i suoi sogni su tavole di legno. C’è « Il viaggiatore », una sorta di autoritratto, « Mario » che rappresenta il suo incontro con il bouquiniste. Presto, giunge questa donna che egli rappresenterà via via in modo diverso, in base alla sua evoluzione. « La giardiniera », donna della natura, « La donna incinta », la madre, e « Il primo nudo » che corrisponde alla sua maturità sessuale. Per realizzare questi dipinti ho chiesto l’aiuto di mio figlio, che ha l’età di Tonino, ma anche di alcuni amici pittori: Christophe Dupety, Richard Migeon e Claude Etaix.

Lei è francese. Perché ha scelto degli italiani per interpretare i suoi personaggi?

Ho origini italiane. Mia madre è nata nel Nord Italia, vicino Venezia. È arrivata in Francia all’età di tre anni con l’ondata di immigrazione del dopoguerra. I suoi nonni paterni sono morti nel 1918, in seguito all’epidemia di influenza spagnola. Suo padre aveva due anni. Non è un caso che io abbia intrapreso la stesura della sceneggiatura di questo film durante il lockdown del Covid-19. Ho sentito, in quel momento, il bisogno di riavvicinarmi ai miei avi italiani.

Che cosa dire del personaggio del bouquiniste?

Ora mi è chiaro che è l’arte che ci rende umani. Senza l’arte non c’è civilizzazione. L’arte si posiziona davanti alla politica. La letteratura, i libri esplorano il pensiero: sono la memoria, il sapere, l’invenzione del mondo… Non posso concepire un film senza la presenza di un libro, di un testo letterario. “Il desiderio di dipingere” mi ha dato l’occasione di scrivere un ruolo su misura per il mio amico attore Philippe Morier-Genoud, che interpreta Mario, il bouquiniste. Immaginate di stare con Philippe sulla terrazza di un caffè, mentre a un tratto tira fuori un libro dalla sua borsa e si mette a leggervi dei passi con tutta la passione e il coinvolgimento che lo contraddistinguono: lui è così. Vanta una lunga carriera teatrale con i più grandi registi francesi. È stato Francois Truffaut che ha lanciato la sua carriera cinematografica all’inizio degli anni ’80. È una fortuna e una gioia poter lavorare con un grande attore come lui.

Ci parli degli altri attori, Giulia Di Quilio e Andrea Cianci.

Giulia e Andrea sono degli esseri magnifici. Li adoro. Il mio incontro con Giulia di Quilio mi sembra ancora un miracolo. Lei somiglia in modo naturale al personaggio che avevo in mente. Ha una bella sensibilità. Possiede grazia, grinta, gentilezza, intelligenza e una generosità commovente. Questa donna è una perla di cui aver cura. La vita d’attrice non è facile, contrariamente a ciò che pensa la gente. Sono davvero felice che abbia accettato di lavorare con me. È un dono magnifico. Andrea Cianci somiglia ad un angelo. La sua bellezza androgina mi ricorda il personaggio di Morte a Venezia di Luchino Visconti. Durante le riprese di una scena in cui lui posa per la donna, mi è parso di vedere il David di Michelangelo. Andrea sta iniziando ora la sua carriera di attore. Ha soltanto 22 anni. Il suo avvenire in questo ambiente sembra promettente. Sono contento di averlo scoperto e di avergli dato l’opportunità di interpretare il suo primo grande ruolo in un film d’autore francese.

Giulia Di Quilio è un'attrice italiana e performer di burlesque. Dopo anni di formazione teatrale e l’inizio della carriera sul palco e davanti alla macchina da presa, incontra, nel 2010, l’arte del burlesque, combinandola alla sua versatilità di interprete. Scelta da Paolo Sorrentino, per recitare nel film premiato con l’Oscar La Grande Bellezza, nel 2018 è tra i coprotagonisti della commedia Non è vero ma ci credo e nel 2019 nel cast della Soap Un posto al Sole. Nominata Miglior Performer Italiana 2015 dalla rivista GQ, ha preso parte, ai più importanti festival di Burlesque italiani e internazionali (Berlino, Stoccolma, Istanbul, Sidney). 

Nel 2016 ha pubblicato per Gremese Editore il libro Eros e burlesque. Ha coniugato per la prima volta prosa e Burlesque nello spettacolo: Un Passato Senza Veli - Le Grandi Dive del Burlesque, in scena al Teatro Off/Off e poi in tour in tutta Italia. Sempre all’Off/Off, nel 2023, è stata la Vedette della “rivista” OFF/OFF VARIETY accanto a Pino Strabioli, pronta a ritornare (in versione natalizia) anche nella prossima stazione. Dal 2021 scrive e anima il suo podcast È il sesso, bellezza! che ha vinto la prima edizione dell’Italian Podcast Award nella categoria Benessere, raggiungendo, da indipendente, oltre centomila download. Attivista femminista, in prima linea per i diritti delle donne, è sposata con l'autore televisivo Valdo Gamberutti e madre di due gemelli.

Andrea Cianci è un giovane attore italiano nato a Palermo l'11 luglio 2001. Dopo un anno di Accademia di teatro a Palermo, si trasferisce a Roma dove studia alla scuola Fondamenta per tre anni, oltre a frequentare vari workshop. Durante questi primi anni di attività ha preso parte, parallelamente ad alcuni progetti teatrali con diverse Accademie, a due cortometraggi come protagonista, di cui uno in inglese che ha vinto vari festival internazionali, due esperienze sul set: Prisma, con regista Ludovico Bessegato, e la serie americana che uscirà a Luglio Those about to die, diretta da Roland Emmerich. Infine, il film indipendente francese Il desiderio di dipingere di Jean Michel Després.

Jean-Michel Després è un autore e regista francese nato a Roanne il 12 maggio 1970. All'età di 22 anni, il suo interesse per la radio lo porta a Radio France a Parigi dove lavora per molti anni per le fiction radiofoniche di France Culture. Parallelamente, inizia a scrivere e girare i suoi primi film, in particolare La fille de la Vltava (2003) e Le pont de l’amour (2010). Molto vicino al romanticismo, i suoi film sono il riflesso di un'immaginazione poetica in cui si mescolano sogno e realtà.


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